17038 – Stintino
Riqualificazione del porto di Stintino
PROGETTO
Arrivando a Stintino si percepiscono da subito le virtù paesaggistiche e storico culturali del borgo adagiato su due bracci d’acqua. Infatti, la singolarità del luogo in cui ci si trova e così forte che tutti i processi frammentari e incoerenti che fino ad oggi hanno interferito con esso non sono riusciti a indebolirlo. La reciproca connessione tra i diversi punti di interesse sul territorio è forte nonostante le distanze: è come se le caratteristiche del Centro Storico, così come quelle del “Porto Mannu” e del “Porto Minori”, ma anche quelle delle zone più esterne come il promontorio panoramico e le spiagge, fossero richiamate costantemente da quell’elemento originario culturale che la Comunità (originaria di Capo D’Oliva) adattandosi, con le sue attività e tradizioni, sia riuscita ad infondere in questi luoghi nel tempo. Tale processo ha fortemente caratterizzato la storia dell’identità di questa comunità e del territorio che la ospita.
Di fronte a questa realtà il riassetto del Lungomare acquisisce importanza in termini di rigenerazione di un’identità consolidata che ha solo il bisogno di essere valorizzata, rispettata e reinterpreta per quelle che sono le esigenze contemporanee delle sue Comunità: quella permanente e quella stagionale. Il processo deve tradursi in un intervento misurato che costituisca un unicum in grado di potenziare questa identità collocandola nel tempo e ridefinendola nelle sue scale (urbana e architettonica).
Riprendendo i simboli a cui l’immaginario locale sottende e facendoli divenire parte integrante del paesaggio, si mira a richiamare e contestualizzare la capacità evocativa e d’appropriazione della comunità. Il processo passerà attraverso la valorizzazione dell’esistente tramite la reinterpretazione di tutti quegli elementi legati alla tradizione e alle unicità locali.
Per rispondere al quadro esigenziale, la proposta parte dallo studio degli elementi identitari che caratterizzano culturalmente il paese di Stintino.
Le nasse e le reti da pesca, caratteristiche delle attività economiche e della tradizione locali, oggi nella loro rivisitazione, mirano ad accogliere e guidare cittadini e visitatori all’interno della borgata.
Si viene indirizzati all’interno di architetture leggere che si snodano lungo il contesto e che vanno a ricostruire il waterfront. L’obiettivo è quello di creare un percorso materiale ed immateriale che rafforzi e connetta le aree presenti sulla linea di costa a quelle naturali e del Centro Storico, intersecandole con i diversi livelli di fruizione del territorio: mobilità terrestre (lenta e veloce) e mobilità marittima. Lo studio delle differenti modalità di approccio al luogo ha consentito di declinare i gradi di intervento sul contesto andando a limitare la presenza di elementi architettonici laddove le esigenze effettivamente lo richiedano. Il progetto attraverso un ricamo di elementi puntuali e lineari, punta sui richiami simbolici di elementi puntuali e lineari minimi che creano continuità. In questo tratteggio concettuale si vuole ricucire l’esistente e rafforzarlo, mettendo in connessione i punti forti del paesaggio di Stintino e quelli che sono i terminali di trasporto che si stanno configurando: la viabilità locale e il Borgo, il Nuovo Attracco per i Traghetti dell’Asinara, la Marina del “Porto Mannu”, la Marina del “Porto Minori” e la Nuova Marina a ridosso di Tanca Manna.
cliente
Comune di Stintino
luogo
Stintino. Sardegna. Italia
anno
2017 – Concorso di idee
in collaborazione con
Arch. Giorgia Cadeddu
Arch. Luca Usai